Tradimenti: quando il cuore tradisce la ragione…
Il tradimento è la causa di maggiore crisi e rottura di una della coppia. Oggi più che mai, visto che in passato era oggettivamente più difficile scoprire se il partner avesse un’altra relazione. Le nuove tecnologie non solo alimentano la possibilità di frequentare e intrattenere relazioni con gli amanti, ma moltiplicano anche la possibilità di essere scoperti! Anzi… A volte è fin troppo facile: non è raro che le persone tradite si sorprendano del fatto che i loro partner non si siano affatto affannati a nascondere o a cancellare le “prove online”.
Il motivo, potrebbe essere che a volte chi tradisce, deve custodire un segreto molto pesante, che inconsapevolmente vorrebbe svelare per liberarsi l’animo, ma che non ha il coraggio di comunicare a voce. E allora meglio disseminare prove per provocare una catastrofe esterna che è preferibile a quella interna. Il tradimento, in questi casi (e non sono pochi casi!) diventa l’unico modo, disfunzionale, per riuscire a far esplodere un disagio, per discutere dei propri problemi relazionali.
Ma intanto bisogna affrontare le prime drammatiche reazioni: la rottura della fiducia da parte di chi ha subito il tradimento accompagnato da una grande angoscia, mista a rabbia. Placare l’angoscia diventa l’obiettivo principale e una delle modalità più frequenti è chiedere insistentemente informazioni dettagliate sul tradimento subito, sugli incontri passati con l’amante nonché sui pensieri presenti, cercando conferme che ciò che è stato non possa ripetersi.
Chi tradisce parallelamente deve invece affrontare fortissimi sensi di colpa, dopo aver sperimentato un primo senso di liberazione, e comincia ad affannarsi in vani e frustranti primi tentativi per riparare al danno compiuto. Ma spesso tutto ciò che dice o che fa ha l’effetto di aumentare, e non di diminuire, l’angoscia e la rabbia del partner ferito.
Sembra incredibile, ma chi ha subito un tradimento entra in una sorta di cortocircuito causato dal paradosso logico: vuole che la verità sia raccontata e raccontata nuovamente con tutti i dettagli, ma non crede a ciò che viene raccontato! Vuole conoscere la verità dei fatti, ma non ha perso la fiducia, continua a chiedere la verità a chi reputa un bugiardo!
Il tradimento d’altronde rappresenta spesso l’epifenomeno di un rapporto già logoro, l’esito di un’intimità o un’affettività trascurata, di un investimento eccessivo sul lavoro, di deficit nella comunicazione di coppia, di invadenza eccessiva delle famiglie di origine, di disaccordi incancreniti sull’educazione dei figli…
E allora: cosa fare?
Se il tradimento è l’atto finale di una crisi già avviata da tempo ma mai evidente, allora è difficile risanare le ferite di coppia in modo veloce ed efficace. I tempi per guarire l’anima da ferite così gravi e profonde possono essere lunghi. Nell’immediato però si può almeno provare a non aggravare la situazione: intanto uscire dal paradosso e provare a non chiedere (visto che non si crede alle risposte); poi esprimere le emozioni, parlando con gli amici, scrivendo; ma soprattutto focalizzare la discussione sulle cause del tradimento, sulle origine della crisi, cioè analizzare l’intera tragedia e non rivedere costantemente solo l’ultimo atto, assumendosi ciascuno le proprie responsabilità. Questo sarà utile per uscire dal ruolo di vittima-carnefice: la sclerotizzazione dei ruoli, la vittimizzazione di uno e la colpevolizzazione dell’altro, non è la strada per verificare il rapporto, per cercare in modo onesto di cambiare i meccanismi di comunicazione e di relazione, per recuperare la voglia di stare insieme.
E allora, meglio non prendere decisioni affrettate, ma aspettare: nei momenti di difficoltà e di dolore non bisogna mai prendere decisioni! Aspettare rende la mente più lucida e consapevole per prendere una decisione fondamentale: continuare o interrompere il rapporto di coppia? E nell’eventualità: su quali basi rifondare la coppia?
Chiedere aiuto, anche l’aiuto di uno psicoterapeuta potrebbe essere necessario, per gestire la rabbia e il dolore, la diffidenza e il senso di colpa, per andare “verso” l’altro e non più “contro” l’altro, per dosare con saggezza le risorse e bisogni della coppia… Perché le relazioni d’amore sono delicate come i fiori e possono morire per mancanza ma anche per abbondanza di acqua!
Leave a Reply