L’alleanza terapeutica

La ricerca sulle psicoterapie ha ripetutamente dimostrato che l’alleanza terapeutica costituisce il fattore più importante e decisivo per predire il successo di un trattamento psicoterapeutico.
L’alleanza terapeutica è la condivisione degli intenti da parte di paziente e terapeuta e la chiara definizione dei compiti reciproci, ma è soprattutto il legame affettivo e la fiducia che lega i due, caratterizzato da stima e rispetto reciproci.
La psicoterapia d’altronde non è una cura che un esperto attivo (lo psicoterapeuta) fornisce a un paziente passivo secondo un modello puramente medico, ma è un lavoro collaborativo tra due soggetti co – protagonisti del percorso di cura, ciascuno nel proprio ruolo. Con i loro comportamenti, emozioni e pensieri, paziente e terapeuta, costruiscono il loro rapporto umano e mettono dunque le basi per il buon esito della terapia.
Le caratteristiche, le inclinazioni, gli interessi e le capacità relazionali individuali sia del terapeuta che del paziente sono fattori sempre variabili ma sempre decisivi nella costruzione dell’alleanza terapeutica: è infatti responsabilità di tutti e due, ma soprattutto dello psicoterapeuta, costruire un ambiente umano caratterizzato da accoglienza, ascolto non giudicante, chiarezza, condivisione. Se il paziente sente di essere compreso senza essere giudicato, se sente una partecipazione autentica del terapeuta alle proprie vicende, se la comunicazione del terapeuta è efficace, comprensibile e semplice, senza che egli abbia la necessità di nascondersi dietro l’uso di tecnicismi specifici, il paziente può ragionevolmente pensare di aver stabilito una solida alleanza terapeutica e può legittimamente credere, o almeno sperare, nel buon esito del suo percorso terapeutico. Anche perché non tutti gli psicoterapeuti sono adatti a tutti i pazienti e non tutti i pazienti sono adatti a tutti gli psicoterapeuti: la scelta reciproca iniziale è importante e deve essere fatta con calma e consapevolezza.
Tutto questo infatti non può essere conquistato o compreso definitivamente al primo incontro o durante i primissimi incontri. Come in tutti i rapporti umani c’è bisogno di un po’ di pazienza! È però vero che, come in tutti i rapporti umani, il primo incontro, o i primissimi incontri, possono far intuire le potenzialità di una relazione e fornire elementi validi per scegliere se vale la pena coltivare o meno la relazione.

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